giovedì 3 luglio 2008

La carta musicale dei vini


Secondo uno studio scozzese, durante la degustazione, l'ascolto di determinati brani musicali finirebbe per esaltare il gusto del vino che stiamo bevendo: questa influenza può essere anche di un'entità pari al 60%. Jimi Hendrix quando si beve Cabernet Sauvignon, Robbie Williams e Tina Turner per lo Chardonnay, Puccini e Enya per degustare un Sirah. E per finire “Sitting On The Dock Of The Bay” di Otis Redding o “Easy” di Lionel Ritchie per assaporare il Merlot.

Lo studio condotto dai ricercatori scozzesi prende il nome di “carta musicale dei vini“: secondo tale ricerca, la musica stimola specifiche zone del cervello per cui quando assaggiamo del vino, e contemporaneamente stiamo ascoltando musica, queste aree del cervello sono già attive e quindi influenzano il gusto che percepiamo dal vino.

Quando dunque sentiamo un pezzo di musica potente, un vino come il Cabernet Sauvignon assume un sapore del 60% più intenso, ricco e robusto, rispetto a quando siamo in un ambiente silenzioso.

In virtù di questi studi, io penso che sarebbe una trovata molto simpatica quella di creare una sorta di carta di brani musicali da associare alla degustazione di un determinato vino. Magari tra qualche anno troveremo descritti sulle etichette non solo gli abbinamenti con il cibo ma anche quelli musicali!

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