
Parole sante....
Anche se persino molti italiani non saprebbero collocare esattamente il Molise all’interno di una carta geografica, questa piccola regione centromeridionale si sta proponendo come una piccola gemma dell’enogastronomia nazionale. Olio extravergine di oliva di ottima qualità, salumi e formaggi imperdibili, come la ventricina o le scamorze di Boiano. Poi i vini. Pochi produttori, rare punte di livello elevato, ma anche un panorama in netta crescita, con qualche nome nuovo accanto ad autorevoli conferme. Vero faro della vitienologia molisana resta la cantina Di Majo Norante di Campomarino, condotta con mano salda da Alessio Di Majo. Anche quest’anno il suo Molise Rosso Don Luigi, nella versione Riserva del ’06 conquista i nostri Tre Bicchieri e si conferma come il miglior vino della regione. Altri due vini di questa cantina raggiungono le nostre finali, il Molise Aglianico Contado Riserva ’05 ed il Molise Moscato Apianae ’06, andando a formare un terzetto di etichette di grande prestigio. Un piccolo trionfo per
Fonte - Slow Food
Ecco un estratto:
Carlo De Benedetti
La Barbera di Vietti, il Ben Rye’ di Donnafugata e il Barbaresco di Angelo Gaja.
Letizia Moratti, sindaco di Milano
Il Barolo Riserva Monfortino 1999 Conterno, il Tenuta di Trinoro 2001 Trinoro e il Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Avi 2001 di San Patrignano.
Alessandro Profumo, Gruppo Unicredit
Il Sagrantino di Montefalco ‘25 Anni’ Arnaldo Caprai, il Langhe Rosso Eresia Bricco Giubellini e il Barolo Bricco Giubellini.
Sergio Marchionne, Gruppo Fiat
Brunello di Montalcino, Barbera d’Alba e le migliori etichette di Bordeaux.
Gino Paoli
Il Dolcetto d’Alba Madonna di Como 2005 Marchesi di Barolo, Barolo Brunate Le Coste 2001 Beppe Rinaldi e Barbaresco 2001 Gaja.
Albano Carrisi
Il Vega Sicilia Unico, Porto Quinta do Vesuvio e l’Amarone della Valpolicella Don Luigi Verze’.
Richard Parsons, Aol Time Warner
Brunello di Montalcino Riserva 1999 Il Palazzone, seguito da Solaia 1997 Antinori e il Sassicaia 1998 della Tenuta San Guido.
Paolo Bettini, campione del mondo di ciclismo
Ziro 2004 Felciatello, Montescudaio Rosso 2005 La Regola e Bolgheri Superiore Sapaio 2004 Podere Sapaio.
Giancarlo Caselli, procuratore generale di Torino
I vini del progetto ‘Libera Terra’ di Don Ciotti, il Chianti Classico e il Barbaresco.
La domanda sorge spontanea...a parte Letizia Moratti, ma le "vippesse" dove sono? Qualcuno si è preoccupato di chiedere anche a loro? Forse non berranno? Vi farò sapere...
A volte
ti nutri di ricordi
mortali,
sulla tua onda
andiamo di tomba in tomba,
tagliapietre del sepolcro gelato,
e piangiamo
lacrime passeggere,
ma
il tuo bel
vestito di primavera
è diverso,
il cuore monta ai rami,
il vento muove il giorno,
nulla rimane
nella tua anima immobile.
Il vino
muove la primavera,
cresce come una pianta di allegria,
cadono muri,
rocce,
si chiudono gli abissi,
nasce il canto.
Oh, tu, caraffa di vino, nel deserto
con la bella che amo,
disse il vecchio poeta.
Che la brocca di vino
al bacio dell’amore aggiunga il suo bacio
Amor mio, d’improvviso
il tuo fianco
è la curva colma
della coppa
il tuo petto è il grappolo,
la luce dell’alcol la tua chioma,
le uve i tuoi capezzoli,
il tuo ombelico sigillo puro
impresso sul tuo ventre di anfora,
e il tuo amore la cascata
di vino inestinguibile,
la chiarità che cade sui miei sensi,
lo splendore terrestre della vita.
Una ricerca condotta dall'azienda Santa Margherita in collaborazione con Tomorrow Swg sugli atteggiamenti degli italiani in fatto di vino ha dimostrato come i nostri connazionali siano più abitudinari che sperimentatori, molto sensibili al passaparola piuttosto che ai consigli di Internet, molto attenti al portafogli.
Quasi sette persone su 10 lo bevono solo ai pasti, il 17% anche in altri momenti, il 14,6% soltanto in altri momenti. La frequenza media di consumo è di 3 volte a settimana, ma tre persone su dieci (anche le donne) bevono vino tutti i giorni o quasi. Sui prezzi il 41,7% è disposto a spendere qualcosa in più rispetto al suo prezzo soglia, ma il 41,2% spende al massimo 3 euro a bottiglia e il 30,9% tra i 3 e i 5 euro per il consumo a casa e in famiglia.
Quando invece l'acquisto è per il consumo personale, il 37,9% compra quasi sempre lo stesso vino, il 35,8% sceglie tra due/tre vini che già conosce o che ha già comprato, appena il 26,4% decide di sperimentare.
Il mio consiglio in merito a tutto ciò è quello di seguire i consigli dei nostri antenati...."La vita è troppo breve per bere del vino mediocre" - Goethe