lunedì 8 dicembre 2008

Il concorso per sole degustatrici...


Che sorpresa scoprire l'esistenza di un concorso internazionale di vini del mondo esclusivamente degustati da donne! In realtà il concorso è già alla sua terza edizione; si svolgerà a Monaco i prossimi 22 e 23 aprile ed ha lo scopo di valorizzare il ruolo e le professionalità delle donne nel mondo del vino e della vigna a livello internazionale attraverso le varie categorie di degustatrici.

"Le Donne sono sempre più numerose nel mondo della vite e del vino a livello internazionale. La maggior parte dei compratori di vino oggi sono… Donne!"

Parole sante....

Post Lussemburgo....


...e dopo una lunga assenza, eccomi qua! Nel frattempo sono stata in Lussemburgo, dove ho avuto l'occasione di scoprire che i vini italiani sono amatissimi, preferiti di gran lunga ai vini francesi e tra le varie tipologie il rosato regna sovrano! Mi viene proprio da dire che il mondo è bello perchè è vario!...

Ma voi lo sapevate che in Lussemburgo si parla il LUSSEMBURGHESE? un mix di francese, tedesco e fiammingo? Io no...in occasione della degustazione di due giorni organizzata dalla ETS L. ROSSI però a parlare sono stati i vini...è meraviglioso scoprire che il linguaggio del vino è universale...è quello della qualità!

P.S.: caro Roby, non credo che leggerai mai il mio blog, tuttavia volevo dirti:"Ma come mai mi hai fatto scrivere tutte quelle e-mails commerciali in inglese se parli un italiano perfetto??..umpf...umpf...".


mercoledì 22 ottobre 2008

I tre bicchieri del Molise


Anche se persino molti italiani non saprebbero collocare esattamente il Molise all’interno di una carta geografica, questa piccola regione centromeridionale si sta proponendo come una piccola gemma dell’enogastronomia nazionale. Olio extravergine di oliva di ottima qualità, salumi e formaggi imperdibili, come la ventricina o le scamorze di Boiano. Poi i vini. Pochi produttori, rare punte di livello elevato, ma anche un panorama in netta crescita, con qualche nome nuovo accanto ad autorevoli conferme. Vero faro della vitienologia molisana resta la cantina Di Majo Norante di Campomarino, condotta con mano salda da Alessio Di Majo. Anche quest’anno il suo Molise Rosso Don Luigi, nella versione Riserva del ’06 conquista i nostri Tre Bicchieri e si conferma come il miglior vino della regione. Altri due vini di questa cantina raggiungono le nostre finali, il Molise Aglianico Contado Riserva ’05 ed il Molise Moscato Apianae ’06, andando a formare un terzetto di etichette di grande prestigio. Un piccolo trionfo per la Di Majo Norante, ma anche un segnale che da queste parti, con impegno ed esperienza, si possono ottenere vini di rilievo. Nascono e si confermano anche altre cantine. Vogliamo sottolineare la prova molto positiva della Masseria Flocco, un nome relativamente nuovo che rischia di entrare in breve tempo fra le “griffe” enologiche di riferimento, quanto meno nel centro-sud d’Italia. Poi Borgo di Colloredo e Cipressi, altre cantine molto interessanti e valide. Come è molto interessante il rilancio di un vitigno autoctono che era stato quasi dimenticato, ma del quale si parla da decenni e forse da secoli in Molise: la tintilia. Da quest’uva coloratissima si ottengono vini forse un po’ rustici, talvolta ruvidi in gioventù, ma dall’innegabile fascino contadino e territoriali come pochi altri. Provate ad assaggiare il Macchiarossa ’06 di Cipressi e capirete facilmente. Altra caratteristica viticola di questa regione è che qui s’incontrano varietà normalmente presenti in Puglia, in Campania ed in Basilicata, con quelle più prettamente abruzzesi e marchigiane. Falanghina, greco e trebbiano fra i bianchi, aglianico e montepulciano fra i rossi, talvolta in uvaggio fra di loro, a conferma che il Molise è una Terra di Mezzo, come quella raccontata da Tolkien nel Signore degli Anelli. Qui diverse tradizioni s’incontrano dando vita a vini molto originali, in una sorta di “melting pot” enologica foriera di molte possibili ed interessanti novità. E senza usare alchimie esotiche, oltre che esoteriche, fatte di vitigni improbabili e di tecniche invasive in fase di vinificazione.

Fonte - Slow Food

martedì 14 ottobre 2008

Vignaiola virtuale...


Vi segnalo l'indirizzo di un sito davvero divertente: si tratta di un gioco didattico in cui ci si immedesima proprietario di una cascina tra vigneti. Lo scopo del gioco è quello di produrre virtualmente un vino (si tratta di curare tutte le fasi) che diventerà anche il premio per il vincitore!

Il link in questione è www.mywinefarm.com
 
 
 

venerdì 10 ottobre 2008

Un vino a episodi


Se fossi un regista cinematografico mi piacerebbe tanto girare una serie di film a episodi, ognuno dei quali intitolati con il nome di un vitigno...non so del tipo l'Aglianico, il Barbaresco, il Montepulciano, la Malvasia etc.

Sarebbe interessante ricreare in qualche modo nel film, la stessa atmosfera che si respira laddove quei vitigni sono coltivati, nonchè le emozioni che si possono provare nel corso della loro degustazione...
Beh, forse qualche vitigno ha un nome che si presta di meno (ci pensate ad film chiamato il Refosco dal peduncolo rosso?!?), ma secondo me l'idea non è malvagia. Ricordate Kieslowski con il suo Decalogo?

D'altronde parlare di vino è come raccontare una comunità, un clima, un terreno, una certa qualità, tutte cose che sottacciono la parola Amore...
E quale argomento è stato maggiormente trattato nei film se non per l'appunto l'Amore ?

Mi aspetto di firmare i diritti d'autore...

venerdì 3 ottobre 2008

Teoria di sempre


...ma le blogger del vino (chiaramente) lo sono di più!...

giovedì 2 ottobre 2008

Il miglior sommelier...sulla carta!


Finalmente un sommelier a cui posso ispirarmi...uno straordinario giapponese che conosce tutti i vini migliori, ne elenca con competenza i pregi tanto che una sua occhiata di approvazione nei confronti di bicchiere è sufficiente per fare impennare le vendite di qualunque Cabernet, Bordeaux o Syrah non solo a Tokyo, ma anche nella Corea del Sud e in Cina.

Il suo nome è Shizuku Kanzaki. Peccato che lo straordinario sommelier non sia una persona in carne ed ossa, ma un personaggio di un richiestissimo manga! Shizuku Kanzaki è diventato così famoso, che i suoi consigli sui vini vengono presi in considerazione, come se fosse un degustatore vero.
Il fumetto in questione si chiama “Kami no Shizuku” ovvero "Le gocce di Dio" ed è la prima volta che il protagonista di un fumetto diventa così popolare tanto da essere ascoltato più dei veri esperti di vini. “Kami no Shizuku” arriva a vendere 500.000 copie a settimana. I corsi per sommelier hanno così tanto successo che sono sempre pieni e la compagnia aerea All Nippon ha modificato la lista dei vini di bordo, eliminando tutte le marche dozzinali, che venivano ignorate dai milioni di fan del manga, che sono diventati dei veri intenditori seguendo i consigli del sommo sommelier.

Senza ombra di dubbio si tratta di un successo senza precedenti. Il gruppo Enoteca, uno dei principali importatori del Giappone, ha ammesso che il fumetto condiziona le loro scelte, al momento di ordinare i vini dall’estero.In un numero del fumetto, Shizuku ammirava una bottiglia di Riesling neozelandese del 2006 e le vendite di questo vino sono arrivate alle stelle. Alcuni produttori europei hanno ricevuto ordinazioni improvvise proprio dal Giappone. E le vendite dell’azienda italiana Colli, che produce il “Rosso Contrada di Concenigo”, sono aumentate del 30% dopo che il vino è apparso nel fumetto.

Il manga racconta la storia di Shizuku, che riceve l’eredità del padre (un famoso enologo): la descrizione dei 12 vini più buoni del mondo. Ogni vino è paragonato ad uno dei discepoli di Gesù. Chi riuscirà a trovare i 12 vini potrà accedere ad una cantina segreta, che contiene una preziosa collezione di rare bottiglie. Shizuku si mette alla ricerca dei famosi vini, cercando di rimanere sobrio e di non farsi superare dal suo diretto avversario: il fratellastro Itsusei Tomine, un competente enologo che vuole una parte dell’eredità.

Non so voi...ma a questo punto mi piacerebbe incarnare il ruolo dell'enologa dei 12 vini migliori del mondo: ho la vaghissima sensazione che potrebbero riempirmisi le tasche...